Convenzione Centro Commerciale I Granai e Care-Lab Test Covid 19 con sconto del 10% - In attesa del vaccino

Grazie ad una collaborazione tra il Centro Commerciale I Granai, dove Kreacasa ha il suo show-room, sarà possibile scaricare un coupon che darà diritto ai nostri clienti uno sconto del 10% per effettuare il TEST COVID 19 IGG/IGM

Si tratta di test sierologici con prelievo venoso ambulatorio mobile con percorso covid dedicato, per il quale sarà necessaria la prenotazione telefonando o inviando una mail.

Abbiamo realizzato una sezione dedicata dove sarà possibile scaricare il coupon, e presentandolo riceverai il 10% di sconto sul test.

Grazie ad una collaborazione tra il Centro Commerciale I Granai, dove Kreacasa ha il suo show-room, sarà possibile scaricare un coupon che darà diritto ai nostri clienti uno sconto del 10% per effettuare il TEST COVID 19 IGG/IGM

Si tratta di test sierologici con prelievo venoso ambulatorio mobile con percorso covid, per il quale sarà necessaria la prenotazione telefonando o inviando una mail.

Abbiamo realizzato una sezione dedicata dove sarà possibile scaricare il coupon, e presentandolo riceverai il 10% di sconto sul test.

 

SIGNIFICATO DEL TEST

Il test integrato per COVID-19 è stato creato per studiare, con il massimo dell’affidabilità, l’immunizzazione del soggetto nei confronti del virus SARS-CoV-2 1019 e contemporaneamente per ricercare le precoci manifestazioni biochimiche legate alla insorgenza o persistenza dell’infezione da tale virus, denominata COVID-19.

Questo esame integrato, pertanto, si differenzia totalmente dai comuni e molto diffusi test eseguiti da sangue capillare (semplice punturina sul dito) e viene eseguito in laboratorio su siero e plasma, dopo prelievo venoso, da parte di biologi esperti su kit selezionati e validati in sensibilità e specificità (dati sottoposti in Letteratura Scientifica Internazionale).

Si allestiscono pertanto una serie di indagini il cui valore è sinergico per conoscere lo stadio dell’immunizzazione e della condizione clinica del soggetto:

PER QUANTO LA DINAMICA DELLA ATTIVITÀ ANTICORPALE LEGATA ALLA COMPARSA DELLE IMMUNOGLOBULINE, È IMPORTANTE COMUNQUE INFORMARE DI QUANTO SEGUE.

Le IgM anti2019-nCov, sono gli anticorpi che compaiono per primi nel siero dei pazienti dopo una primaria esposizione all’antigene (in genere non prima di 10 giorni), e quindi la loro presenza indica un’infezione recente.
Le IgG anti 2019-nCov, cominciano a formarsi dopo circa 15 giorni dall’esposizione primaria all’antigene.

Nota bene: Le linee guida dell’OMS del 02.03.2020 “Laboratory Testing for Coronavirus disease 2019 (COVID-19) in suspected human cases” consigliano, per quanto attiene i test sierologici, vivamente di eseguire un doppio prelievo, il primo durante il periodo di infezione acuta e l’altro durante il periodo di recupero (2 -4 settimane successive).

Validation of immuno chromatographic assay rapid test on the determination of antiIgMIgG coronavirus 19 antibodies (Covid19). Katia Margiotti; Marina Cupellaro; Alvaro Mesoraca; Sabrina Emili and Claudio Giorlandino . ALTAMEDICA reserch unit‐ Roma American Journal of infectious Disease March 26,2020 (submitted)

ULTERIORI INFORMAZIONI

CatturaJPG 

 

IN ATTESA DEL VACCINO CHE DOVREBBE ESSERE DISPONIBILE PER L’UNIONE EUROPEA GIÀ DAI PROSSIMI GIORNI

Roche ha messo a punto un test sierologico per individuare la presenza di anticorpi contro il coronavirus nei pazienti esposti al contagio da Covid-19. La casa farmaceutica svizzera, si legge in una nota, "punta" a rendere il test disponibile agli "inizi di maggio" nella Ue e "sta attivamente lavorando" con la Fsa americana "per un'autorizzazione d'emergenza". "L'individuazione di questi anticorpi - spiega Roche - potrebbe aiutare a indicare se una persona ha sviluppato un'immunità al virus"

L'individuazione di anticorpi "è centrale per aiutare a identificare persone che sono state colpite dal virus, specialmente quelle che posso essere state infettate ma non manifestano sintomi", spiega Roche annunciando il prossimo lancio del test, chiamato Elecsys.

    "Inoltre, il test può aiutare screening prioritari fra gruppi ad alto rischio, come i lavoratori sanitari, i fornitori di prodotti alimentari che possono aver già sviluppato un certo livello di immunità e che possono continuare a servire o ritornare al lavoro. Aver compreso di più circa l'immunità da Covid-19, può anche aiutare la società a tornare più velocemente alla normalità".
    "Ogni test affidabile sul mercato aiuta i sistemi sanitari ad aiutarci a superare questa pandemia. Roche sta collaborando a stretto contatto con le autorità sanitarie e sta accelerando la produzione per assicurare una veloce disponibilità del test a livello globale", ha spiegato il ceo di Roche, Severin Schwan".
    "Una pronta disponibilità e un veloce accesso ad affidabili test di alta qualità sono essenziali per i sistemi sanitari. Il test sugli anticorpi è un importante passo avanti nella lotta al Covid-19. Il test di Roche può essere prodotto rapidamente in grande quantità e reso ampiamente disponibile nel mondo", ha commentato Thomas Schinecker, ceo di Roche Diagnostics.

(fonte ANSA.IT)

DOMANDE E RISPOSTE

Che vantaggio ha il test integrato rispetto al semplice test sugli anticorpi?

Il test integrato presenta l’indiscusso vantaggio di indagare sulla presenza, anche iniziale di una condizione di infiammazione e in particolare di vasculite che sappiamo di essere presente anche in una prima fase della malattia anche quando gli anticorpi sono assenti.

Avere un risultato positivo di PCR vuol dire che sono stato infettato dal coronavirus?

Assolutamente NO! Significa che è in corso un’infiammazione che può dipendere da molteplici fattori ma che, stante alla condizione di pandemia, induce a segnalarne la positività al medico affinché possa programmare eventuali ulteriori accertamenti (eventualmente al bisogno addirittura il tampone naso-faringeo) e un controllo degli anticorpi dopo 7/14 giorni. In ogni caso il laboratorio provvederà ad eseguire un approfondimento mediante il dosaggio della Interleuchina 6 che secondo la letteratura, rappresenta un formidabile indicatore di un’attivazione del sistema infiammatorio e che viene utilizzato quale indicatore precoce degli stadi iniziali del Covid 19.

Avere un risultato positivo di PCR e Interleuchina 6 vuol dire che sono stato infettato dal coronavirus?

Non necessariamente. La coesistenza di tale biomarker però è fortemente indicatore di una problematica infiammatoria che può essere correlata all’infezione nei soggetti dove sono presenti gli anticorpi positivi. In tale caso si raccomanda di contattare il medico curante e di procedere al più presto al dosaggio del D-Dimero che è un frammento proteico della fibrina e che sta ad indicare che è iniziato un processo coagulativo intravascolare che deve essere valutato con attenzione.

Tutti i soggetti producono la stessa risposta anticorpale?

No. La risposta anticorpale è “soggetto-specifica”. Non tutti i soggetti hanno quindi la stessa risposta agli anticorpi e il diagramma riportato rappresenta uno schema esemplificativo della risposta media dei soggetti sani.
Soggetti immunodepressi hanno una risposta più tardiva o addirittura assente.
Soggetti con un sistema anticorpale particolarmente efficiente hanno in genere una risposta molto brillante e, come avviene per tutte le infezioni, possono non avere sintomatologia.

Il test va ripetuto?

Su giudizio del medico curante il test può essere ripetuto, allorché rimanessero dei dubbi sulla sua interpretazione o nella sua valutazione della risposta anticorpale del soggetto. Si consiglia comunque di ripeterlo a distanza di 15 giorni se si ritiene di poter essere stati esposti all’infezione in tale periodo.

Se scopro di avere gli anticorpi già presenti non rischio più nulla?

Se si riscontra un’alta positività agli anticorpi IgG ovviamente si è molto protetti dal virus e la possibilità di sviluppare una malattia è bassa. La contemporanea persistenza delle IgM sta a significare che l’infezione data da meno di 2 mesi.

Il test sugli anticorpi mi dice se sono portatore dell’infezione?

No, ti dice se si è stati a contatto con l’infezione. Questa potrebbe ancora essere persistente nelle prime fasi soprattutto se il test risulta positivo per le IgM.

Se questo test risulta negativo, vuol dire che io non ho contratto l’infezione?

Vuol dire che non hai contratto l’infezione da 10 / 15 giorni. E’ infatti noto che nei primi 10/ 15  giorni ci sia un’infezione che non ha ancora suscitato la comparsa di anticorpi.

Se questo test risulta positivo mi dice che io sono protetto dalle infezioni?

La positività del test vuol dire che il virus è già stato contratto e stai sviluppando una resistenza. Se sono positive le IgM vuol dire che il virus è stato contratto da 10 a 15 giorni dalla primaria esposizione. Se invece cominciano ad essere presenti le IgG vuol dire che la risposta anticorpale ormai si è attivata da almeno 15 giorni. Le IgG proteggono dal virus e portano a guarigione.

Si può essere infettati una seconda volta?

Dai dati della letteratura sembrerebbe che si può essere infettati anche più volte ma, come avviene per il virus citomegalico, la risposta dei propri anticorpi è massiccia e quindi parrebbe, dalle segnalazioni riportate, che la malattia non si sviluppi oppure si sviluppi in modo lieve.

Ho sentito parlare di Sofa Score, che cosa è?

Il SOFA è uno score, che indica l ostato della malattia da Covid-19. Esso si basa sostanzialmente su quattro elementi: lo stato mentale alterato, la frequenza respiratoria aumentata oltre 22 atti respiratori al minuto e il livello della pressione arteriosa sistolica, cioè la massima, inferiore a 100 millimetri di mercurio ed il valore del D-dimero elevato. E’ per questo che, si consiglia di eseguire tale valutazione ogni volta che ci troviamo con anticorpi positivi, PCR e Interleuchina 6 aumentate.

Bibliografia:
Evaluation of A Rapid IgM-IgG Combined Antibody Test for SARS-CoV-2 Infection: Single Italian center study.”
Submitted: American Journal of Infectious Diseases


 VADEMECUM COMPORTAMENTALE VALIDO DAL 26 APRILE