Bonus Ristrutturazioni 2020 La guida aggiornata durante l’emergenza sanitaria.

Bonus Ristrutturazioni 2020


La guida aggiornata durante l’emergenza sanitaria.

 

L’emergenza sanitaria ed economica in atto, legata all’epidemia da Covid-19, non ha sospeso da parte dello Stato l’erogazione delle agevolazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia.

Con la ripartenza dei cantieri, prevista da 4 maggio prossimo, sarà ancora possibile fino alla fine dell’anno richiedere il Bonus Ristrutturazione, ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e chi potrà beneficiarne.

 

Cos’è il Bonus Ristrutturazioni

La Legge di Bilancio per l’anno 2020 ha previsto sia la proroga che l’introduzione, ex novo, di incentivi e detrazioni fiscali che riguardano le opere e le lavorazioni destinate ai beni immobili.

Nel caso di ristrutturazioni edilizie quali detrazioni spettano?

E’ possibile distinguere due tipologie di detrazioni fiscali:

  • per la semplice ristrutturazione edilizia dell'appartamento (bonus casa con o senza miglioramento energetico);
  • per gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus).

Ci concentreremo in questa sezione sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali e analizzeremo le detrazioni fiscali previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia.

Su questi interventi, la Legge di Bilancio per il 2020 ha previsto una detrazione fiscale del 50% - il limite massimo di spesa è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare; come termine ultimo di riferimento la legge considera il 31 dicembre 2020.

La detrazione, da richiedere in dichiarazione dei redditi, deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

 

Chi può beneficiare del Bonus Ristrutturazioni

Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l'inquilino o il comodatario.

Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

In questi casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile.

Ha diritto alla detrazione anche chi esegue i lavori in proprio, soltanto, però, per le spese di acquisto dei materiali utilizzati

 

Quali sono i lavori detraibili con il Bonus ristrutturazioni

I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono:

  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze (come indicati dalle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).
  • su tutte le parti comuni degli edifici residenziali manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
  • quelli necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi.
  • quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.
  • quelli finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi
  • quelli per favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi.
  • quelli di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.
  • Bonus videosorveglianza e misure di sicurezza.
  • quelli finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici.

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono dunque ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni e la detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale.

 

Quali sono le spese detraibili con il Bonus ristrutturazioni

Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è possibile considerare anche:

  • le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse.
  • le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 - ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71)
  • le spese per l’acquisto dei materiali.
  • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
  • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori
  • gli oneri di urbanizzazione
  • altri  costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi

Per le spese di trasloco e custodia dei mobili durante il periodo dei lavori non spettano detrazioni.

 

Quali sono i documenti necessari:

Per usufruire della Bonus Ristrutturazioni, è necessario:

  1. Comunicazione ASL: inviare, quando prevista, all'Azienda sanitaria locale competente per territorio, prima di iniziare i lavori, una comunicazione con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl
  2. pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Occorre, inoltre, conservare ed esibire a richiesta degli uffici i seguenti documenti:

  • le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili
  • domanda di accatastamento (per gli immobili non ancora censiti).
  • ricevute di pagamento dell’Imu e dell’Ici, se dovuta.
  • per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali: delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese.
  • dichiarazione di consenso del possessore all'esecuzione dei lavori: in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi.
  • comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’Azienda sanitaria locale, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri
  • fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
  • ricevute dei bonifici di pagamento.

 

NOVITA’ - Comunicazione ENEA : per gli interventi che comportano un risparmio energetico, la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori realizzati, analogamente a quanto già previsto in materia di detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici. L’invio della documentazione va effettuata entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.
Per gli interventi terminati nel 2019 la comunicazione va trasmessa attraverso il sito dell'Enea.

La mancata o tardiva trasmissione della comunicazione all’Enea non implica, comunque, la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019).
 


Pagamento delle spese con Bonifico ritenuta 8%:

Per poter usufruire delle agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie è necessario effettuare il pagamento dei lavori eseguiti con bonifico bancario o postale.
Dallo stesso deve risultare:

  • la causale del versamento.
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
  • i dati (C.F. o Partita Iva) del soggetto (impresa) a favore del quale il bonifico è stato effettuato .


Il beneficiario della detrazione può anche essere un soggetto diverso dall’ordinante il bonifico e pertanto può non essere intestatario del conto corrente.

Per le spese per le quali non è possibile effettuare, oggettivamente, pagamento con bonifico (diritti pagati per concessioni, autorizzazioni ecc.) è accettata un’altra forma di pagamento (carta di credito, carta di debito).


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27 Aprile 2020 – Redazione Kreacasa